
A MAGIONE GIANNI URBANI REALIZZA L’ENNESIMO ASSOLUTO ALLA INDIVIDUAL RACES
ARDUINO GIRETTI E’ TERZO NEL TROFEO PROTOTIPI. PROBLEMI INVECE PER MARTINA ROSSETTI, SESTA DI CLASSE NEL TROFEO ITALIA CLASSICO
Bilancio positivo per la Speed Motor al termine della domenica agonistica sul circuito dell’Autodromo dell’Umbria “Mario Umberto Borzacchini” di Magione. Gianni Urbani ha conquistato l’ennesimo assoluto nella Individual Races Attack al volante della sua inseparabile Osella Pa 21/S, gruppo CN.
Il pilota eugubino ha coperto i 9 chilometri e 695 metri del tracciato con i tempi di 4’42”59 e 4’41”54, per un totale di 9’24”13 che gli ha permesso di imporsi con un margine senza dubbio netto (49”90) sulla Suzuki Sr3 di Giacomo Giovanni Gozzi. “Era importante per me tornare a guidare l’auto – ha commentato Urbani – al fine di rompere il periodo di pausa. Rispetto agli anni precedenti, sono andato meglio sul giro, anche se poi non ho forzato più di tanto”. Terzo posto e gradino più basso del podio, nel Trofeo Italia Prototipi, per Arduino Giretti con la Ligier Js 51 Honda 2000, al termine di 20 minuti dominati da Cosimo Rea davanti a Ranieri Randaccio, che avevano le stesse vetture.
“Terzo anche nelle qualifiche – ha dichiarato Giretti – per cui stava scritto che così dovesse andare. Tutto bene, quindi, perché intanto mi sono divertito, come mi ero promesso di fare: a un certo punto sono andato anche in testacoda, però i due avversari che mi hanno preceduto erano più veloci e con macchine più aggiornate e “fresche”, montando per giunta gomme nuove. Sono poi soddisfatto di come ho gestito la situazione nella prima circostanza in cui mi sono trovato senza assistenza tecnica, quindi ho lavorato da solo o quasi. Direi alla fine che è stato un ottimo week-end, ben organizzato”.
Meno favorevole la giornata per Martina Rossetti, impegnata con la Citroen Saxo nella classe fino a 1600 del Trofeo Italia Classico: ottavo posto assoluto e sesto di classe. Fin dalle prove, gli ammortizzatori anteriori avevano creato problemi alle gomme, che poi sono state sostituite, ma la situazione non è cambiata; anzi, in gara la giovane perugina ha alzato mediamente i tempi di 3” al giro.