A Spoto una combattutissima Sortino
Probabilmente una delle gare più combattute ed entusiasmanti degli utlimi anni: Giuseppe Spoto ha vinto per soli otto centesimi di secondo su Salvatore Tavano al termine di due manches tiratissime. Terzo il siracusano Vincenzo Fazzino.
Un’edizione che verrà ricordata a lungo quella che si è conclusa dopo due combattutissime manches con la vittoria di Giuseppe Spoto alla sua prima affermazione assoluta in salita al volante di una monoposto da lui stesso curata, la Speads Suzuki di soli mille centimetri cubici di cilindrata, e per soli otto centesimi su un avversario che ha fatto di tutto per contendergli sino alla fine la vittoria e che partiva con i favori del pronostico (Tatuus Renault). Le ha provate tutte il professionista siracusano che, quando è libero dagli impegni in pista, disputa qualche cronoscalata: era dietro a Spoto di ventotto centesimi nella prima manche, disputata con la prima parte del tracciato ancora umida, ed era anche dietro di un soffio a Vincenzo Fazzino (Osella Pa 20 S Bmw) che ha poi chiuso al terzo posto non riuscendo a reggere il ritmo dei primi due scatenati. Tavano ha battuto il pilota di S. Maria di Licodia (CT) di venti centesimi, che non gli sono bastati però a strappargli la leadership della gara. Grande vittoria dunque di Giuseppe Spoto contro un avversario che più duro non poteva essere: di Tavano è ancora il record del tracciato che resiste dal 2009, quando si aggiudicò la gara. Quarto il calabrese Carmelo Scaramozzino, della Scuderia Jonia Corse Giarre, così come il vincitore Spoto, che ha dato il massimo considerando che la sua potente ma ingombrante Lola di F. 3000 mal si adattava alla stretta sede stradale: per lui una splendida seconda manche. In quinta posizione un nome che da solo evoca la storia delle cronoscalate: Domenico Scola (Osella Pa21S Honda) nipote del mitico Don Mimì, che alla sua terza gara ha strabiliato con un risultato eccezionale, in linea con quello che stava ottenendo un altro giovane rampollo di dinastie da corsa: Francesco Conticelli (Osella Pa21 S Honda), che stava ottenendo tempi eccellenti prima di girarsi nella seconda manche. Il papà Vincenzo (Osella Pa30 Zytek), vincitore dello scorso anno, si è girato anche lui sul finire della prima manche e non ha preso parte alla seconda: era comunque indietro agli intermedi e non sembrava potersi inserire nella lotta tra i primi. Sesta posizione per l’esperto Giovanni Cassibba (Wolf G8), contento di come procede lo sviluppo della nuova vettura e pronto a dar battaglia il prossimo anno nel CIVM, e settimo Domenico Polizzi (Elia Avrio) anche lui autore di una eccellente prestazione. Molto contento Orazio Maccarrone (Gloria C7P) finalmente in grado di sfruttare al meglio la sua vettura e di inserirsi tra i primi a suon di buone prestazioni. A chiudere la top ten Giampaolo Fazzino (Osella Pa21 S Honda) e Rocco Aiuto (Osella Pa20 Bmw), giunti nell’ordine anche nel Gruppo CN. Da sottolineare la vittoria in Gruppo N del calabrese Luigi Malizia (Honda Civic Type R) che gli è valsa anche il titolo nel TIVM contro il catanese Giuseppe Corona su vettura identica: Corona partiva in vantaggio ma ha sprecato tutto con un testacoda nella prima manche. Bella battaglia anche nel Gruppo E1 Italia con la vittoria di Salvatore Macrì (Alfa 147 gta) davanti ad Andrea Currenti (Renault 5 gt turbo) che poteva vincere a mani basse considerando che ha disputato la gara con la vettura con evidenti problemi elettrici. Nel Gruppo E3 si è imposto il locale Giuseppe Barbagallo (Renault 5 gt turbo) mentre in E3 S ha vinto il catanese Antonio Fiore (A/112 Abarth) capace di appoggiare la macchina su un fianco tra la prima e la seconda manche per smontare il cambio e sistemare la frizione! Tra le auto storiche vittoria nel primo raggruppamento per Gaetano Gioè (Porsche 911), nel secondo di Casimiro Piazza (Bmw 2002) e nel terzo di Francesco Corallo (Osella Pa8). Durante la premiazione è stato poi osservato un minuto di silenzio in memoria del giovane Marco Simoncelli, tragicamente scomparso nella prova del motomondiale che si svolgeva oggi in Malesia.
1. Giuseppe Spoto (Speads Suzuki) 6’49”61; 2. Salvatore Tavano (Tatuus Renault) 6’49”69; 3. Vincenzo Fazzino (Osella PA20 Bmw) 6’51”95; 4. Carmelo Scaramozzino (Lola Zytek) 6’54”33; 5. Domenico Scola (Osella Pa21 S Honda) 6.58”21; 6. Cassibba Giovanni (Wolf G8) 7’04”69; 7. Domenico Polizzi (Elia Avrio) 7’04”99; 8. Orazio Maccarrone (Gloria CP7) 7’06”34; 9. Giampaolo Fazzino (Osella Pa21 S Honda) 7’08”19; 10. Rocco Aiuto (Osella Pa 20 Bmw) 7’09”80.
ufficio stampa Aci Siracusa
Max Lo Verde