Annullata la Catania Etna 2011
Il comunicato stampa emesso ieri 22 settembre ha messo la parola fine alle speranze degli sportivi siciliani: nel 2011 la storica cronoscalata dell’Etna non verrà disputata, e con queste premesse, va aggiunto, non sarà più possibile neanche nel prossimo futuro. Dopo l’incidente avvenuto nell’edizione del 2010 nel quale ha perso la vita il giovane spettatore Francesco Zappalà, con il luogo del sinistro ancora sottoposto a sequestro, era stato presentato alla Commissione di Vigilanza un progetto alternativo del tracciato accorciato a sei chilometri e quattrocento metri. Innanzitutto va dato atto all’Automobil Club di Catania di averci provato in tutti i modi e fino alla fine, anche quando era evidente che le richieste in tema di “sicurezza” (?) in un grottesco “crescendo” rossiniano sarebbero state impossibili da rispettare.
Nella riunione della Commissione infatti erano state fatte delle prime richieste, ad esempio l’obbligo di costruire delle tribune per il pubblico, e tale – quanto meno inusuale – imposizione era bastata un paio di mesi fa per far immediatamente annullare la “Giarre Montesalice Milo”; dato che invece l’Aci di Catania si era eventualmente detto disponibile, al successivo incontro del 2 settembre in Provincia – mai nessun funzionario in questa fase si è reso disponibile per un sopralluogo sul percorso – è stata chiesta (tra le altre amenità) la “blindatura” totale del tracciato, con delle reti di recinzione che dovevano isolare totalmente la strada: circa tredici chilometri di reti!! Ovviamente dato che tali strutture andavano posizionate su terreni privati, serviva anche l’autorizzazione scritta di tutti i proprietari.. il sospetto concreto è che se l’Aci avesse voluto proseguire rendendosi disponibile, sarebbero saltate fuori ulteriori prescrizioni, non so.. dipingere le reti di fucsia per renderle più visibili, elettrificarle per impedirne lo scavalcamento e di certo allestire delle postazioni missilistiche di contraerea perché, era logico prevederlo, qualche criminale appassionato avrebbe di certo noleggiato un aereo per farsi paracadutare dall’alto.. Nell’incontro del 20 settembre non è bastato nemmeno l’intervento dell’assessore provinciale allo sport per ammorbidire la posizione del solerte ingegnere, e quando gli è stato fatto notare che in nessuna altra parte d’Italia (allarghiamoci pure all’Europa) sono richieste tali misure di “sicurezza”, lui ha risposto che voleva dire che Catania avrebbe fatto da “apripista” in questa direzione… Se fosse vero, e grazie a Dio non sarà così, tutte le specialità motoristiche su strada sarebbero scomparse, quello che tecnicamente è già successo nella provincia di Catania, perché è bene precisare che le disposizioni “minime” previste per tutte le manifestazioni motoristiche e non solo per la cronoscalata, secondo una determina del settembre del 2010, prevedono come minimo l’allestimento di tribune per il pubblico, da costruire inoltre seguendo complicati (e inapplicabili) parametri. Le uniche gare disputate nella provincia di Catania infatti sono state organizzate su strade statali (Vizzini), comunali (circonvallazione di Biancavilla) o private (Zona artigianale di Giarre).. se qualcuno dunque avesse dei condomini con parcheggi particolarmente capienti magari potrà metterli a disposizione di eventuali coraggiosi organizzatori, perché in alternativa si potranno utilizzare solo le catacombe. Il Presidente della Provincia on. Giuseppe Castiglione in una intervista televisiva si era dichiarato assolutamente a favore della manifestazione “per la sua importanza.. bla bla bla etc etc” ha però anche precisato che il contributo destinato alla gara era ridotto dell’80%. La decisione della Provincia è inaccettabile per gli sportivi dato che di fatto rende impossibile praticare lo sport automobilistico alle stesse condizioni di tutto il resto d’Italia, a prescindere dall’incalcolabile danno alla promozione del territorio ed all’indotto economico che ruota attorno all’automobilismo che tali inattuabili disposizioni stanno causando. Gli sportivi catanesi non sono affatto disponibili ad accettare tale stato di cose: i piloti ed appassionati Giuseppe Di Gregorio, Antonio Leonardi e Max Lo Verde, dopo aver promosso una raccolta di firme a favore della gara, hanno organizzato un pacifico incontro domenica 25 settembre, data in cui la cronoscalata avrebbe potuto disputarsi, nello spiazzale dei “Monti Rossi” alle 9.00 innanzitutto per ricordare Francesco Zappalà, recandosi sul luogo dell’incidente per poi ridiscendere sino alla linea di partenza. Era stato previsto un incontro tra il pilota palermitano Rocco Russo protagonista suo malgrado del tragico episodio e la famiglia di Francesco, ma inderogabili impegni di Russo che lo terranno lontano dalla Sicilia sino alla prossima settimana, hanno fatto slittare l’incontro. Vi aspettiamo numerosi! Salviamo la Gara dell’Etna!
Max Lo Verde