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CIRT | Battistolli in vista del gran finale sterrato al Rally delle Marche: “sarà una gara cruda, daremo tutto per il Campionato”

Dopo la vittoria in volata al Rally dei Nuraghi e del Vermentino il portacolori MRF, affiancato da Simone Scattolin su Skoda Fabia RS, ha fra le mani la possibilità di giocarsi il Campionato Italiano Rally Terra. “Merito della vittoria a Simone, non ci credevo ma ora sarà duello vero fino alla fine”

Dallo sconforto alla pazza gioia in 20km, da scoraggiarsi vedendo scivolare via il titolo ad infiammare il Campionato Italiano Rally Terra 2024 in 13 minuti e 12 secondi. Un battito di ciglia ha separato la duplice sorte di Alberto Battistolli al Rally dei Nuraghi del Vermentino, un mezzo secondo che valeva una stagione intera. Con quell’impresa nell’ultima prova in Sardegna, recuperando su Ciuffi 10.5” tutti d’un colpo, il portacolori MRF in coppia con Simone Scattolin non solo ha centrato il primo bramato successo stagionale, ma con questa vittoria si è guadagnato la possibilità di andare al Marche avendo fra le mani il proprio destino. Senza troppi conti e calcoli infatti, chi sarà davanti tra lui e Ciuffi al termine dell’ultimo round sterrato in programma il 16 e 17 novembre, sarà campione; tanto ha pesato quel mezzo secondo per Battistolli, la possibilità di giocarsi in un duello finale tutto il Campionato Italiano Rally Terra.

“Il merito di questa rimonta lo devo dare a Simone – spiega Battistolli – allo start della prova non credevo di avere una chance di vincere, ma lui mi ha spronato tanto, facendomi rendere al massimo delle mie possibilità. Certo, mi rendo conto che abbiamo vinto perché Ciuffi ha perso dei secondi in quella prova; la gestione del vantaggio è difficile, soprattutto in prove così lunghe perché non puoi rischiare né una foratura né di commettere errori, e al contempo devi spingere. Questo quindi ci ha aiutato nella rimonta, ma sinceramente non me lo sarei mai aspettato, è stata una sorpresa”.

Ad inizio anno Battistolli si è lanciato in una scommessa nuova, con un pacchetto tecnico mai provato a caccia di un titolo tricolore. Ora, dopo una vittoria inaspettata e 3 podi, è lì a giocarsi quella corona. “Dopo la prima gara non mi sarei dato un euro, tante cose da capire e provare in poco tempo ed una concorrenza estrema. Però questa scommessa ha dato i suoi frutti. Avere qualcuno che crede in me è un aiuto non da poco, ho trovato un partner che mi ha dato fiducia, ha investito su di me ed oggi ci troviamo a duellare per un Campionato Italiano”.

Quindi non credevi di poter essere qua a giocartela fino alla fine?

“Per certi versi no, ho faticato tanto a far quadrare tutto, ci sono stati momenti che sarebbe stata veramente una impresa ed in cui ho dubitato. Alla fine però ci ha dato ragione la costanza, la perseveranza di lavorare duro e sudo. Ora ci siamo, abbiamo fatto uno scratch importante in Sardegna, decisivo, ed ora non ci risparmieremo più. Finora non mi ero mai giocato tutto, mi ero sempre tenuto qualcosa in tasca per evitare di buttar via i risultati: non faremo aspettare nessuno, al Marche sarà duello vero. Sarà una gara cruda, perché chi sarà davanti si prende tutto, noi ci proveremo”.

Per il gran finale al Rally delle Marche, quanto ti ha influenzato l’ultima vittoria al fotofinish?

“Ha fatto cambiare la situazione, perché aldilà di come poi andrà il campionato a livello mentale sai di aver fatto bene. Questo successo mi ha dato fiducia, prima mi sentivo sportivamente sconsolato, ma ora arrivo al Marche più determinato che mai per provarci, per centrare un titolo per cui ho sudato e faticato tanto, rimettendoci anche in termini di vita privata e lavorativa”.

In ogni caso il 16 e 17 novembre si chiuderà il Terra 2024, una delle stagioni più spettacolari in termini agonistici e sportivi per il campionato dedicato ai polverosi, con elenchi iscritti dalla qualità estrema e lotte, appunto, sul filo dei decimi. “Fino a 4 anni fa ricordo che si diceva che il Terra sarebbe diventato uno spinoff, che il livello della competizione sarebbe stato basso. Quest’anno invece abbiamo fatto un campionato, da Heikkila a Scandola, da me a Ciuffi, a Oldrati e tutti questi piloti, che dimostra quale potrà essere il livello del CIRT – conlcude Battistolli – E’ importante vedere come e dove siamo cresciuti, e noi italiani possiamo essere contenti di come abbiamo difeso la nostra bandiera”.

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