Dominio catanese allo Slalom Città dei Musei: Vince Giuseppe Spoto davanti a Matteo D’Urso
UNA BELLA GIORNATA DI SPORT HA INAUGURATO UFFICIALMENTE LA STAGIONE TRA I BIRILLI IN SICILIA. NUMEROSO IL PUBBLICO.
L’esperto portacolori della Jonia Corse Giarre ha preceduto per poco meno di 4” il belpassese Matteo D’Urso, a sua volta protagonista nella seconda delle tre manche disputate. A completare il podio è l’altro etneo Salvatore Caruso, su Elia Avrio ST09 Suzuki. Vittoria assoluta per un altro catanese, Salvo Tranchida, tra le vetture Formula ammesse anche quest’anno in deroga da Aci Csai. Allo stesso Tranchida è stato consegnato il trofeo “Memorial Gianmarco Firullo”. La “palma” di platonico vincitore tra i piloti locali spetta inoltre al chiaramontano Massimo Miciluzzo (14° assoluto). In evidenza, come ogni anno, anche il sindaco di Chiaramonte Gulfi, Giuseppe Nicastro. Tra le scuderie affermazione per la rinata Catania Corse, al debutto nelle competizioni dopo la sua recentissima rifondazione. Soddisfazione, a fine gara, è stata espressa dal Team Palikè Palermo. Settantasei i piloti classificati
Chiaramonte Gulfi, 25 marzo – Dominio e podio interamente catanesi al culmine del 12° Slalom Città dei Musei Chiaramonte Gulfi, competizione che ha inaugurato, di fatto, proprio nella caratteristica cittadina del Ragusano, la stagione motoristica 012 tra i birilli nell’isola. Ad imporre in maniera decisa la propria legge, dopo tre manche sicuramente travagliate, è stato il randazzese Giuseppe “Jo” Spoto, uno tra i “piloti-preparatori” più conosciuti e apprezzati dell’isola, il quale è sceso in provincia di Ragusa per testare nuove soluzioni telaistiche e tecniche, da lui stesso adottate sulla Chiavenuto Suzuki appartenente al campano Salvatore Castellano. Alle spalle di Spoto, portacolori della Jonia Corse Giarre, distanziato di 3”8, è invece il belpassese Matteo D’Urso, il quale ha fatto realmente il possibile per rimanere in scia al futuro vincitore al volante della sua Radical SR4 Suzuki (schierata dalla Camporotondo Corse), facendo peraltro “marcare” la miglior prestazione in assoluto nella seconda tra le tre manche in programma.
A completare il podio è un altro “navigato” pilota del Catanese (ma questa volta originario di Adrano), Salvatore Caruso, anche lui al “Città dei Musei” per provare inedite soluzioni tecniche ed aerodinamiche a bordo della sua Elia Avrio ST10 Suzuki, con le insegne della “rinata” Catania Corse. Eppure, non è stata una vittoria semplice per Giuseppe “Jo” Spoto. Il catanese ha dovuto fare i conti, nella prima e nella seconda salita, con evidenti noie alla sua Chiavenuto, rimasta “accelerata” in prossimità di alcuni difficili tratti del percorso chiaramontano. Spoto è così arrivato “lungo” all’ingresso di un paio di postazioni di birilli, abbattendone alcuni e rimediando pertanto, suo malgrado, diverse penalità nella prima manche ed altri 10” di “handicap” nella salita successiva. Giuseppe Spoto è riuscito personalmente a rimediare all’inconveniente sulla sua Chiavenuto Suzuki alcuni minuti prima di scattare al via della manche conclusiva, concludendo la sua prestazione con un ottimo parziale di 169,46 “punti-secondi”, nuovo record della competizione chiaramontana. Niente da fare, come detto, per Matteo D’Urso, al quale va una meritata piazza d’onore in 173,26 “punti-secondi”. Buona, altresì, la prova complessiva dell’altro catanese Salvatore Caruso, che aveva pure aperto nel migliore dei modi la sua giornata al “Città dei Musei” con il miglior tempo nella prima salita.
Quarta piazza assoluta (con primato tra i piloti non catanesi…) per il giovane trapanese originario di Erice Fabio Peraino, autore di una prova tutta in crescendo alla guida di una “nervosa” Radical Prosport Suzuki, iscritta dalla Catania Corse, a conferma del suo valore. Quinta piazza assoluta per il ragusano (nato a Modica) Giuseppe Spadaro, su Radical Prosport Kawasaki de La Contea Racing Modica, il quale ha preceduto al traguardo il siracusano di Melilli Giuseppe Pitruzzello, con un’ennesima Radical SR4 a motore Suzuki, per la Puntese Corse. Al giovane messinese (di Brolo) Francesco Lombardo è andato inoltre il 7° posto assoluto, al volante della sua sempre veloce Fiat 126 Suzuki della Jonia Corse, con la quale si è imposto nel gruppo Prototipi, pur non potendo schierarsi al via della terza manche a causa di un problema tecnico. Per quanto riguarda i raggruppamenti, il catanese (di Santa Maria di Licodia) Salvatore Longo ha prevalso con la sua A112 Abarth nel gruppo Speciale imitato dall’altro catanese Enrico Parasiliti (Renault Clio Williams della Puntese Corse) in gruppo GTI. Vittoria del locale Vito D’Avola (Peugeot 106 Gti 16v) in gruppo N, dell’altro ragusano Salvatore D’Avola (Peugeot 106 Rallye della Erregì Motorsport) in gruppo VSOA (Scaduta omologazione), ancora del messinese Salvatore Caristi (Peugeot 106 Gti 16v della Phoenix) nel gruppo A e infine del ragusano Salvatore Ferlito (Peugeot 106 Rallye per la Erregì Motorsport) in gruppo VSON.
La “palma” virtuale di vincitore tra i piloti di casa è toccata al chiaramontano Massimo Miciluzzo, 14° assoluto e “piazzato” in classe S7 al volante di una Renault 5 Gt Turbo, con le insegne della Erregì Motorsport. Applausi ed apprezzamenti, come oramai è tradizione puntuale, pure per il “sindaco-pilota” di Chiaramonte Gulfi, Giuseppe Nicastro (il quale, a maggio, lascerà la carica di primo cittadino per scadenza naturale del suo duplice mandato), 21° assoluto al volante della sua Lancia Delta HF Integrale, anch’essa in gara con i colori della Erregì Motorsport. Una menzione particolare la merita senza dubbio il catanese (di Biancavilla) Salvo Tranchida, vincitore assoluto tra le vetture Formula (ammesse anche quest’anno in deroga da Aci Csai, con classifica a parte), con il tempo di 174,76 “punti-secondi” (parziale che lo collocherebbe al terzo posto assoluto nel “Città dei Musei”), al volante della sua plurititolata Dallara F393 Fiat della Camporotondo Corse. Allo stesso Tranchida, è stato consegnato il trofeo “Memorial Gianmarco Firullo”, ottava edizione, messo in palio annualmente dai familiari del pilota locale scomparso alcuni anni or sono.
Tra le scuderie, infine, netta affermazione per la “rinata” Catania Corse, al debutto nelle competizioni siciliane a pochi giorni dalla sua rifondazione. Alle spalle del sodalizio etneo pure la Puntese Corse e la Erregì Motorsport. Settantasei i piloti classificati, sugli 80 partenti. La felice conclusione del 12° Slalom Città dei Musei Chiaramonte Gulfi è stata rimarcata dal Team Palikè Palermo, organizzatore da anni dello stesso, nonché dai vertici della provincia regionale di Ragusa e del comune di Chiaramonte Gulfi, indispensabili patrocinatori dell’evento che ha “attirato” nella cittadina iblea migliaia e migliaia di spettatori entusiasti.
La classifica: 1) Giuseppe Spoto (Chiavenuto Suzuki) in 169,46 2) Matteo D’Urso (Radical SR4 Suzuki) in 173,26 3) Salvatore Caruso (Elia Avrio ST10 Suzuki) in 176,71 4) Fabio Peraino (Radical Prosport Suzuki) in 176,92 5) Giuseppe Spadaro (Radical SR4 Suzuki) in 178,00 6) Giuseppe Pitruzzello (Radical Prosport Kawasaki) in 180,80 7) Francesco Lombardo (Fiat 126 Suzuki) in 181,57 8) Nicolò Incammisa (Osella PA 21S Honda) in 182,92 9) Daniele Ricca (Radical Prosport Suzuki) in 183,33 10) Salvatore Longo (A112 Abarth) in 190,86 11) Salvatore Caristi (Peugeot 106 Gti 16v) in 192,53 12) Vincenzo Cancemi (Renault 5 Gt Turbo) in 194,20 13) Nicolò Viro (Fiat X1/9), in 196,47 14) Massimo Miciluzzo (Renault 5 Gt Turbo) in 196,57 15) Giovanni Virgilio (Fiat 126) in 196,83.
Ufficio stampa Team Palikè
Flavio Lipani