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ERICE CIVM 2023: LA SITUAZIONE

Vicenda spinosa per la crono ericina, ammessa con riserva a patto di soddisfare le prescrizioni federali. Abbiamo sentito Francesco Stabile, sindaco di Valderice, persona informata dei fatti.

Non sarà facile, ma al contempo tutte le parti in causa intendono prodursi in ogni sforzo utile, per arrivare alla bandiera verde della Monte Erice 2023. Tanto l’Aci Trapani che gli attori istituzionali interessati, Provincia come proprietaria del tratto e Regione come competenza, hanno immediatamente spinto Play all’indomani dell’ammissione con riserva della gara ericina, al calendario Civm dell’anno che verrà. La federazione si è mossa in tal senso sulla scorta degli incidenti accaduti durante l’edizione 2022 della salita trapanese, che avevano palesato un’ insufficiente capacità di trattenuta dei veicoli da parte delle barriere, in occasione di alcuni incidenti di gara.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il sindaco di Valderice, Francesco Stabile, persona informata dei fatti, appassionato di motori e anche pilota, quando gli impegni istituzionali glielo permettono.

ERICE CIVM 2023: LA SITUAZIONECosì Francesco Stabile: “I fondi a disposizione per mettere in sicurezza tutta la strada, in termini di pavimentazione e barriere, ci sono e sono già fruibili, per un importo di 5 milioni di euro. Si è subito attivata un ‘interlocuzione fra le parti in causa, le quali ovviamente convergono tutte per la conferma dell’evento, ma allo stato si deve necessariamente aspettare che si formi la nuova giunta regionale per interfacciarsi col nuovo assessore competente di settore. La Soprintendenza aveva già rappresentato il layout dei nuovi muretti, che devono restare assolutamente fedeli al look originale ma costruiti con un’ anima in cemento armato, strutturata per trattenere molto più efficacemente una vettura all’interno della carreggiata, come già successo per altre opere murarie simili, realizzate in zona. I tempi tecnici per addivenire alla soluzione del problema sono molto ristretti, stante i passaggi burocratici preliminari, progettuali e costruttivi, ovviamente imprescindibili per costruire un muro continuo di sei km, secondo gli standard richiesti. Tutte le parti in causa dovranno quindi sinergizzare al massimo, capitalizzando ogni settimana utile, visti i pochi mesi a disposizione. Il recente caso di un ponte crollato nella nostra regione e poi celermente ricostruito, insegna che se si fa squadra si riesce a ristorare una situazione complicata, anche in tempi ragionevoli. Gennaio sarà il mese cruciale. Se entro il primo mese del nuovo anno saranno pronte tutte le carte del caso, allora le chances di farcela saranno alte. Altrimenti sarà dura. Si deve quindi assolutamente fare squadra e sono certo che tutti gli attori istituzionali della vicenda faranno il massimo nel loro ambito di competenza”.

La realizzazione dell’opera prevederà in itinere una parzializzazione del traffico locale, altro aspetto che rientra nella lista di elementi da considerare per il raggiungimento del traguardo tricolore di settembre 2023.

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