CRONOSCALATE

JONIA CORSE SUPERSTAR AD ASCOLI

Il debutto in formato iper di Domenico Scola a quota tremila, un altra vittoria per Luca Ligato ed un’altra ottima performance per Rosario Iaquinta, nel week end del team siculo. Gianni Patanè: “Per noi contano solo le vittorie”

Non poteva eludere il fascio di luce più grande addosso. Ma avrebbe potuto lasciarsi vincere dalla pressione, o convincere dalla prudenza: quella di non rischiare troppo al primo bang con la Fa30.

Ma nessuno di questi pensieri si è scaraventato da start a finish assieme a Domenico Scola, quando impostando la posizione Reset nel cervello e quella Full nel piede destro, il cosentino ha centrato il Terzo assoluto ad Ascoli. Con vista seconda piazza, a zoom ravvicinato.

Veloce subito, veloce sempre. Capace di segnare i secondi migliori timing di giornata negli intermedi e rischiando così fino agli scacchi, la residenza finale sul podio di mezzo.

2016%2Fimg%2FCIVM%2FCoppa_Paolino_Teodori%2Fimg_3819Un debutto al cherosene. Un debutto che ammutolisce una volta per ogni, i ripetitivi e stantii soloni del “Scola è il futuro”. Fate aggiornamento software cari amici, perché il nipote di Don Mimì è il presente, e lo è stato già all’esordio del 2013. Il suo take off da urlo a due litri di tre anni fa e poi il suo profilo di rendimento, non hanno mai conosciuto cali di quota. E sabato ha mostrato una mental speed nell’adattamento ad una top a tre litri, come nessun altro deb negli ultimi anni: “Non mi aspettavo un distacco ridotto da un pilota veloce ed esperto come Merli, che mi aveva rappresentato la possibilità che lasciare l’agilità della Pa2000 per la guida della Fa30, avrebbe potuto comportare un iniziale stasi. Io invece con questa macchina mi sento un feeling naturale e sulla PA2000 non ci tornerei mai più. Se non avessi sbagliato un curvone mettendo la quinta anziché la quarta, uscendo così sottocoppia, se avessi avuto il tempo di fare un posto guida più cucito su di me, cosa di cui mi occuperò in questi giorni, avrei tolto ancora qualcosa. Gli intermedi infatti confermano che abbia perso nell’ultimo tratto, ma va benissimo così, perchè devo ancora imparare tanto. E’ stato bravissimo Paco74 a darmi sempre un assetto ideale, a capire le mie esigenze, a farmi le giuste modifiche sul carico degli ammortizzatori fra prima e seconda salita, consentendomi di guidare in totale fluidità. Quando facevo l’ultimo curvone l’anno scorso con la 2000 ai 215, percepivo tantissimo la velocità. Con la 30 ho preso i 240 a limitatore e non sembrava affatto. Mi ha colpito proprio la Fa e con il lavoro che farò con Paco74 per il Bondone, gara utilissima per testare tante cose, credo di poter tirare fuori altro potenziale. Sono felice e ringrazio tutti i miei tifosi, la mia famiglia, la mia ragazza e la mia squadra, la Jonia Corse, che sta facendo risultati ottimi in tutte le classi. Complimenti a loro, di cuore.”

Un’altra domenica da applausi e tutti in piedi per Luca Ligato, chiamato a rintuzzare gli attacchi di una concorrenza intranea ed esterna, forte fortissima. Ha inondato la tuta il driver di Catona: una battaglia acerrima mettersi a tergo di mezzo amen, uno scatenato Achille Lombardi ed il mai domo compagno di team Rosario Iaquinta, issatosi ancora più in alto con la sua 21 Evo. Una gara solo apparentemente facile quella di Ascoli, piena com’è di ripartenze e con un manto spesso irregolare, che esigeva traiettorie perfette e precisione chirurgica per restare davanti. La maturità di un pilota la vedi da come sappia cambiare passo da uno stint all’altro, da come sappia aumentare il ritmo quando altri non replicano invece il passo migliore. Cioè da come sappia difendersi azzannando, nel momento di necessità. Gara dopo gara, sembra che il reggino liberi quel talento che aspettava solo il detonatore giusto. E’stato abilissimo nel togliere tre decimi nella seconda salita, quando gli altri alzavano il timing, così da prendersi un’altra vittoria di classe Cn.

2016%2Fimg%2FCIVM%2FCoppa_Paolino_Teodori%2Fimg_3810Eccellente domenica anche quella di Rosario Iaquinta, implacabile nella prima manche quando arrivava a mezzo passo dal miglior tempo,anche lui sotto i 2.24 e poi capace di artigliare l’ennesimo podio, chiudendo a minimo gap dalla coppia di testa. Nell’idea di inizio stagione, il suo approdo in squadra avrebbe aggiunto tanta velocità e mestiere al capitale sociale Jonia Corse. E così si palesa gara dopo gara.

Il presidente Gianni Patanè: “Non posso che fare i miei complimenti a Iaquinta, Ligato e Scola. Pur non essendo ad un decimo del nostro potenziale di piloti da poter presentare in gara, riusciamo sempre a portare coppe di classe a casa. Sono orgoglioso di loro e non potrebbe essere altrimenti. All’indomani di ogni crono vedo tanta gente trattare piazzamenti come se fossero successi o vittorie. Francamente non le capisco queste dinamiche. Per noi esistono solo le vittorie di classe, non siamo soliti considerare dei normali risultati chissà quali trionfi. Non mi stanco di dire che la Jonia Corse ha il miglior potenziale in assoluto in Italia fra slalom e salite e quando a centro stagione ritroveremo altri protagonisti che tutti voi conoscete, ci regaleremo altre belle giornate di gara. Superlativo Scola ad andare tanto forte subito con la tremila, bravissimo Ligato a confermarsi ancora una volta pur con una grande lotta in Cn, eccezionale Iaquinta nello stare al passo di gente con 30 anni meno di lui con una grinta ed una velocità davvero entusiasmante. Sono stati meravigliosi, ancora una volta. Sono grandi soddisfazioni anche senza la coppa di scuderia, che ci è sfuggita di un niente.”

Francesco Romeo

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