CRONOSCALATE

La Catania Corse ha dominato allo Slalom delle Rocche

La Catania Corse ha dominato allo Slalom delle Rocche piazzando una doppietta con Fabrizio Minì e Salvatore Caruso, si è esaltata con le prestazioni di Giovanni e Samuele Cassibba nell’appuntamento del CIVM a Gubbio, dove la sfortuna ha colpito Francesco Corallo e la famiglia Conticelli, ma soprattutto è vicina al pilota Angelo Roberto Faro vittima di una clamorosa quanto arbitraria decisione del direttore di gara.

Domenica dolceamara per la Scuderia catanese protagonista assoluta allo Slalom delle Rocche a Novara di Sicilia (ME) dove ha piazzato una fantastica doppietta grazie al fuoriclasse di Marineo (PA) Fabrizio Minì a cui è bastata una sola manche per scavare un solco incolmabile per i suoi avversari, il primo dei quali è stato proprio il compagno di Scuderia Salvatore Caruso autore di una prestazione davvero notevole.
Nella gara di CIVM che si è svolta a Gubbio a brillare sono stati soprattutto Giovanni e Samuele Cassibba: l’esperto pilota comisano, dopo le esperienze con la Wolf e la Picchio ha rispolverato per l’occasione la “vecchia” Osella PA20 Bmw ed ha tirato fuori dal cilindro una prestazione eccezionale, specie nella seconda manche sul bagnato e si è classificato alla fine terzo nel Gruppo E2/B ed ampiamente primo nella classe 3.0 oltre che ottavo assoluto, tre gradini davanti al figlio Samuele che ha dominato la classe 2.0 delle vetture monoposto. Grande sfortuna per Francesco Corallo che in gara uno è stato fermato dalla rottura del filo dell’acceleratore ed ha preferito non rischiare inutilmente nella seconda frazione di gara disputata sotto la pioggia; sfortuna che aveva colpito già al sabato la famiglia Conticelli con Francesco costretto al ritiro da una toccata ed il padre Vincenzo che ha preferito non prendere il via. Una situazione veramente incresciosa ha invece coinvolto Angelo Roberto Faro, protagonista con la sua Fiat Uno turbo di una prestazione ottima al debutto sul veloce tracciato eugubino: Faro ha concluso al terzo posto di classe gara uno dietro vetture ex ufficiali e certo più potenti e si è intrattenuto nell’intervallo tra le due manches con il suo team formato dal padre ed un amico per adattare la vettura alle mutate condizioni meteo. Considerato anche che l’organizzazione non aveva affatto previsto un servizio di marshall che avvisasse in anticipo i piloti al paddock per facilitare l’allineamento, Angelo si è presentato in leggero ritardo allo start. Alla cortese richiesta fatta al direttore di gara di prendere lo stesso il via (il Gruppo E1 non aveva ancora completato le partenze) ha ricevuto un netto rifiuto. Sino a qui, pur se assolutamente discutibili sia la decisione che soprattutto l’atteggiamento del direttore di gara, tutto regolare. Purtroppo però dopo Angelo Roberto (ed altri piloti al volante di altre vetture “modeste” quali possono essere delle Renault Megane ad esempio) si sono presentati allo start altri piloti del Gruppo E1, in netto ritardo, quando già aveva anche preso il via la prima delle vetture del Gruppo GT. I piloti in questione però non guidavano delle piccole Fiat o Renault ma Bmw e Ferrari, ed alla richiesta, identica nella sostanza a quella di Faro e degli altri piloti esclusi, il direttore di gara ha incredibilmente concesso loro di prendere il via in coda alla vettura di Fulvio Giuliani che chiudeva il Gruppo E1! Nei concitati minuti successivi ha anche detto al pilota catanese di non perder tempo e di iniziare a far strada verso Catania (distante ben 1.200 km da Gubbio). Poiché alla Scuderia sfugge la motivazione regolamentare in base alla quale siano state fatte partire alcune vetture del Gruppo E1 ed altre no, la Catania Corse si riserva di chiedere spiegazioni ufficiali all’Aci Csai e ad intraprendere ogni azione per tutelare il proprio pilota: oggi a Gubbio qualcuno si è permesso di umiliare la passione vera che sta alla base di questo Sport, la Catania Corse rispetta questa passione ed i propri piloti, a prescindere che guidino una Fiat Uno, una Ferrari o un’Osella. Ci si sorprende di come l’Aci possa affidare incarichi così delicati a persone che condiscono la loro evidente mancanza di competenza con abbondanti dosi di arroganza: la decisone del direttore di gara, arbitraria e assolutamente discriminatoria ha causato un danno gravissimo al pilota Faro ma ancor più alla credibilità della federazione che rappresenta ed allo Sport. La Catania Corse coglie l’occasione per ringraziare Fabrizio Pandolfi che, insieme a numerose altre persone, ha calorosamente perorato la causa dei piloti esclusi. Oggi è stata davvero una vergognosa pagina per lo Sport.

Ufficio stampa Scuderia Catania Corse
Max Lo Verde

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