LIUZZI TERMINATOR AL BONDONE
Pur con qualche problema al cambio, il decorato sprinter della scuderia Egnathia Corse conquista d’imperio la vetta del gruppo RS Plus, mettendosi a tergo anche le vetture duemila.
TRENTO- Serviva una vittoria nitida, una gara senza patteggiamenti con la sorte, cioè senza quegli episodi sfortunati che la condizionassero fatalmente. Al Bondone, Giacomo Liuzzi ha regolato i conti con la sorte, conti che lo avevano visto attore sfortunato nella sua Fasano, quando un out tecnico gli aveva tolto la gioia di centrare quantomeno un podio nella sua salita di casa. Nella gara delle gare fra le sfide in pendenza, il prologo della vigilia e l’epilogo della domenica pomeriggio, hanno rimbalzato perentoriamente lo stesso messaggio. Giacomo Liuzzi è stato il più incisivo nelle prove, il più veloce negli intermedi ed inesorabilmente il migliore di gruppo agli scacchi del 17+300: la vittoria alla Trento-Bondone 2024 del pilota seguito dalla SaMo Competition dunque, è più inappellabile di un verdetto del supremo Consiglio di Stato.
L’unico mini-dispiacere è stato quello di aver avvicinato ma non abbassato il proprio record, ma le chiazze di umido sulla strada hanno impedito anche l’ultimo dei suoi colpacci di giornata: “Contentissimo, vincere qui è sempre un’emozione speciale. Al Bondone tutto è più complicato, perché la lunghezza e lo stress meccanico e psico fisico giocano un ruolo determinante. Fino a Candriani la macchina è stata assolutamente perfetta, poi ha iniziato talvolta a sputare marce. Questo problema al cambio lo avevamo già avuto sabato e malgrado gli sforzi dei meccanici, non siamo riusciti ad eliminarlo del tutto per la gara. Ho guidato con la giusta dose di grinta e razionalità, gestendo al meglio il problema meccanico, l’usura delle gomme e lo sforzo fisico. La strada aveva condizioni di aderenza mista, in alcune curve entravi con la traiettoria asciutta ed a metà sterzata ti trovavi con il fondo molto umido. Difficile. In questa complicatissima crono poi, incontri avversari che conoscono benone la strada essendo magari del posto, incontri macchine di maggiore cilindrata e potenza, incontri gente che l’ha corsa decine di volte e conosce i suoi segreti. Io sono molto felice di averli messi tutti alle spalle. Ringrazio la mia famiglia, la Samo Competition nelle persone di Luigi Sambuco e Vincenzo Pagano, Loris Pezzato del cambio al volante Powershift ed i fratelli Petriglieri per il motore LRM. Si continua a lottare e si ripartirà da Ascoli con le stesso piglio di sempre. Grazie a chi mi segue ed a chi tifa per me!”
Articolo di FRANCESCO ROMEO