CRONOSCALATE

LO SPINO PARTE CON IL BOTTO: 210 GLI ISCRITTI E BIG TUTTI PRESENTI

manifestoQuasi 210 gli iscritti, con tutti i migliori della specialità, come se insomma non esistesse distinzione fra i due gironi: è la riprova di un concetto già espresso più volte in passato, secondo il quale il richiamo e il fascino dello Spino vanno oltre la sua molteplice validità anche nell’anno della suddivisione in zone. Che comunque è quella di prova del Campionato e del Trofeo Italiano Velocità Montagna (CIVM e TIVM), con assieme European Hill-Climb Cup e International Hill-Climb Challenge. Alla prima riprova dei fatti, la 41ª edizione della cronoscalata di Pieve Santo Stefano dà ragione agli organizzatori della Pro-Spino Team, che mentre stanno ultimando le ultime operazioni di carattere logistico vengono raggiunti dalla bella notizia: la scadenza del termine per inoltrare la richiesta di partecipazione ha prodotto in volata questo eccezionale responso, quantitativo e qualitativo nei suoi contenuti. Dando un’occhiata, viene voglia di dire che non manca proprio nessuno. Si comincia con il pluricampione italiano ed europeo, Simone Faggioli, con la Osella Fa30 e si prosegue nella classe E2M con le omologhe vetture del trentino Diego De Gasperi e degli svizzeri Julien Ducommun e Joël Volluz, alle quali cercheranno di rendere dura la vita le Lola dei cechi Vàclav Janik e Milan Svoboda, del toscano Franco Cinelli, dell’altro trentino Matteo Moratelli e dell’astro nascente umbro Michele Fattorini, portacolori della scuderia Speed Motor di Gubbio che porta in totale 10 piloti – ma dobbiamo aggiungere anche la stupenda Leyton House di Marietto Nalon. In E2B, il favorito Christian Merli (due trionfi allo Spino) su Osella Pa20 se la dovrà vedere con la Norma di Jiri Svoboda e nella prototipi Cn l’Osella del sardo Omar Magliona va al confronto con quelle dei  calabresi Rosario Iaquinta e Domenico Scola junior, anche se questi ultimi due non fanno parte del girone. La battaglia sul piano agonistico si preannuncia quindi molto tirata e negli altri raggruppamenti l’interesse non è di certo inferiore: sfida accesa nella Gt fra la Porsche Gt3 di Gianni Di Fant, le Ferrari di Roberto Ragazzi (458) e Bruno Jarach (430) e la Dodge Viper di Angelo Iacovella. Nella E1, il bolognese Fulvio Giuliani con la sua Lancia Delta Evo sembra godere in apparenza del “via libera” a causa dell’assenza dei grandi avversari che potrebbero impensierirlo (Roberto Di Giuseppe, Piero Nappi e il campione in carica Marco Gramenzi) e intanto tornano a Pieve i due Laschino: Silvano su Alfa Romeo 155 V6 TI e Francesco su Bmw 220. Nel gruppo A, l’altoatesino tricolore Rudi Bicciato parte con i favori del pronostico al volante della sua Mitsubishi Lancer Evo; lo segue in classifica Roberto Boscariol su Clio Cup. Nel gruppo N, sono almeno in 4 a contendersi l’assoluto nella classe oltre 3000 e tutti ancora su Mitsubishi Lancer Evo: il veterano campione Lino Vardanega, l’agguerrito Armin
Hafner e il friulano Michele Buiatti, opposti al beniamino locale Lorenzo Mercati di  Sansepolcro, tanto bravo quanto sfortunato in prova a Verzegnis. A proposito di conduttori locali e dell’aretino più in generale, la loro presenza rischia di monopolizzare la categoria delle scadute di omologazione (E3), con i vari Luciano Acquisti e Giuseppe Paci che danno l’assalto alle vittorie di classe, tallonati da Icaro Camaiti, Gioele Pazzagli e Stefano Gabelli. Nutrita la partecipazione, sempre dei locali, anche fra le storiche: così hanno scelto il pievano Luca Senesi su Peugeot 205 e il compaesano Ennio Bragagni Capaccini su Fiat 500. Ma quando si parla di storiche, per l’assoluto è una sfida fra il senese Uberto Bonucci (correrà anche il fratello) e i fiorentini Giuliano e Stefano Peroni su Osella. Al via sui prototipi anche l’ingegner Paolo Cantarella e Marco Piccinelli, umbro di Citerna, che hanno qualche chance di insidiare il primato; Sansepolcro schiera su A112 i più volte campioni italiani di classe, Silvano Giachi e Francesco Ricciarelli. Presente ai nastri di partenza in forma come sempre il nonno dello Spino, Adriano Gradi con la sua Renault 5 GT Turbo, ma se vogliamo ammirare pezzi unici dobbiamo rivolgere lo sguardo all’Audi 80 Gte di Fernando Morselli, alla Lea Francis del fedelissimo dello Spino Georg Prugger da Bressanone, alla Porsche 906 di Mario Sala (lo stesso modello con il quale Noris vinse nel 1967 allo Spino) e alla bellissima Bmw Schnitzer di Massimo Vezzosi. Come si può notare, sarà anche una vera e propria passerella di auto questa edizione dello Spino che sta per avere inizio. Venerdì 14 sarà già giorno di verifiche tecniche e sportive, poi sabato 15 dalle 9.30 le prove ufficiali e domenica 16 le due gare, con lo start alla stessa ora.

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