PISTA

SI CONCLUDE DOPO 33 MINUTI LA 6 ORE DEL GLEN PER LA FERRARI NUMERO 47 DEL TEAM CETILAR RACING

ROBERTO LACORTE INCOLPEVOLMENTE TAMPONATO DA UNA VETTURA LMP2 NELLE PRIMISSIME FASI DI GARA E COSTRETTO AL RITIRO

Una 6 Ore del Glen finita dopo appena 33 minuti, quella della Ferrari 296 GT3 n.47 del team Cetilar Racing. Praticamente un incubo per Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, che affrontavano questo terzo appuntamento del campionato IMSA WeatherTech SportsCar Championship Endurance con l’obiettivo di portare a casa dei punti importanti.

Invece le cose non sono iniziate bene, con una qualifica complicata che ha relegato la vettura della squadra “all made in Italy” più indietro del previsto, e si sono concluse ancora peggio. Una grossa delusione per Lacorte, autore del primo stint di guida, tamponato senza colpe da una vettura LMP2 che lo ha mandato intorno alla prima mezzora di gara contro il guard-rail, costringendolo inesorabilmente a un ritiro forzato.

Delusione anche per Sernagiotto e Fuoco, quest’ultimo reduce da una storica vittoria nella 24 Ore di Le Mans conquistata con la Ferrari 499P appena una settimana prima, che non sono neppure potuti salire in macchina.

Dopo avere assaporato il podio nella 12 Ore di Sebring dello scorso marzo, conclusa con il secondo posto della classe GTD, l’equipaggio del team Cetilar Racing non ha potuto proseguire quello poteva essere l’inizio di una fase positiva.

E adesso non resta che aspettare altri tre mesi, quando la serie americana di durata ripredenderà con una tappa inedita, la Battle on The Bricks di Indianapolis in programma il 21 e 22 settembre, prima della Petit Le Mans di Road Atlanta che si disputerà in conclusione nel mese di ottobre.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio